
Una delle concause che determina lo sviluppo dell’obesità è nelle papille gustative, è l’Università Statale di Milano a dirlo. Un gruppo di ricercatori dell’UniMi, ha infatti condotto uno studio sperimentale sia su soggetti normopeso, sia sovrappeso. Lo scopo era determinare la causa delle differenze nelle loro scelte alimentari. La ricerca, pubblicata poi dalla rivista internazionale Chemical Senses, non si è soffermata più di tanto sulle conseguenze e le risposte biochimiche che il nostro organismo dà in seguito all’assimilazione di alcuni cibi piuttosto che altri. Questa è storia già abbastanza nota. Si è basata, piuttosto, su cosa spinga, alcune categorie di persone a prediligere cibi più zuccherini, dolci e grassi di altri.
La riposta a questo comportamento sarebbe nelle papille gustative, infatti i soggetti obesi avrebbero una minore quantità di papille fungiformi. Questo porterebbe loro ad avere una minore sensibilità a percepire i gusti dei cibi ed in particolare il dolce ed il “grasso”. Ne deriva che queste persone sono spinte a mangiare quantità nettamente superiori di alimenti che hanno queste caratteristiche rispetto ai normopeso, per appagare allo stesso modo il palato. Già proprio il grasso! Il grasso non è propriamente uno dei 4 gusti fondamentali…

Abbiamo imparato da bambini che questi sono : il dolce, il salato, l’amaro e l’aspro. Negli ultimi anni si è aggiunto a questa lista un quinto gusto : l’Umami. Quest’ultimo è un gusto sapido, assimilabile al glutammato, amminoacido presente negli alimenti molto proteici come carne, pesce e latticini ma anche in alcune verdure e alghe. È tutt’ora in corso una sperimentazione che probabilmente porterà all’acquisizione di un sesto gusto: il grasso appunto,che è caratterizzato dalla sua composizione oleosa al tatto ed al palato.
- La linea di ricerca portata avanti dell’Ateneo milanese si è basata prevalentemente su un test a cui si sono sottoposti due gruppi di persone. Un primo gruppo,costituito da normopeso ed un secondo invece di persone in sovrappeso oppure obese. Queste persone sono state posizionate in un laboratorio, gli è stata colorata la lingua con un colorante alimentare e poi sono state scattate delle foto per studiarne successivamente la quantità e qualità delle loro papille gustative. Inoltre sono stati serviti loro dei bicchierini contenenti delle sostanze sintetiche che simulavano i 4 gusti, ad esempio il saccarosio per il “dolce” , e si è osservato le loro scelte.
Questo studio si è rivelato molto importante. Ha stabilito,infatti, un’altra causa di quella che è una malattia multifattoriale come l’obesità,che tocca tanto la genetica quanto fattori psicologici ed emotivi. Grazie ad esso, oggi sappiamo che questa patologia è determinata anche da caratteristiche morfologiche,proprie di ciascun individuo e si rivelerà fondamentale per approntare nuove terapie nutrizionali e nuovi prodotti alimentari,studiati sulle caratteristiche,sempre più note,dell’individuo obeso.

Ogni stagione ci dona un nuovo meraviglioso carico di prodotti freschi.
Mangiare di stagione è un ottimo incentivo per cambiare e variare alcune delle nostre abitudini, inoltre affidarsi a noi per la preparazione della tua cassetta di frutta e verdura fresca a domicilio ti rende sempre più capace in cucina, addestrando il tuo gusto a crescere attraverso prodotti selezionati. L’idea che il gusto sia un senso statico e immutabile è poco sensata, provare per credere.
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1 - Più gusto
Chi di voi ha mai provato a mangiare un pomodoro ciliegino d’inverno? Il sapore non è lontanamente paragonabile a quello maturato sotto la luce naturale del sole. I frutti stagionali sono più buoni, aromatici e profumati dato che la pianta riceve i nutrienti e le condizioni di cui ha bisogno senza alcun incentivo da parte del coltivatore.
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2 - Vantaggio economico
I prodotti stagionali non hanno bisogno di serre riscaldate e concimi; inoltre se prendiamo prodotti a Km 0 riusciamo ad abbattere il costo del trasporto. Il fabbisogno delle piante viene soddisfatto dalle condizioni climatiche presenti in natura. La stessa natura che ha già provveduto a farle adattare in quelle particolari condizioni.
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3 - Più freschi e nutrienti
Le piante che seguono il loro normale ciclo di vita presentano una quantità maggiore di nutrienti e principi attivi e apportano la giusta quantità di calorie in relazione al periodo dell’anno. È anche per questo che le consegna di PTG avviene subito dopo la raccolta del mattino, gli alimenti non solo di stagione ma ricchissimi di proprietà in quanto maturi e freschi.
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4 - Meno contaminanti e filiera controllata
Questo è vero soprattutto per piante biologiche o cresciute in modo biodinamico, ma non solo. Le piante che crescono nelle loro condizioni naturali richiedono meno fertilizzanti e meno pesticidi. Un maggior controllo è determinato anche dal fatto che i prodotti coltivati localmente devono rispettare le normative EU sui pesticidi, evitando anche contaminazioni che possono avvenire durante il trasporto aereo.
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5 - Supporta i bisogni nutrizionali del vostro corpo
Nei mesi invernali è necessario prendere più la vitamina C per rafforzare il sistema immunitario: è tempo di arance, mandarini, pompelmo e kiwi. Tra le verdure, queste proprietà le troviamo soprattuto nel peperone e nel cavolfiore.
Nella stagione più calda invece, la natura offre frutta e verdura ricchi di acqua: angurie, meloni e pere. Il beta-carotene è presente in carote ed asparagi per proteggere la pelle dal sole, mentre nei cachi in quanto coinvolto nei processi con la provitamina A, per la vista con poche ore di luce. Insomma, sei sicuro di conoscere meglio della natura ciò di cui hai bisogno? -
6 - Più rispetto per la natura
Mangiare di stagione accresce la domanda di prodotti locali, il che significa meno trasporto, meno refrigerazione, meno irradiazione dei prodotti ed una quantità incalcolabile di inquinamento solo per soddisfare una richiesta di cui non possiamo più ignorare gli effetti!
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