I risultati della ricerca scientifica dimostrano che scelte di produzione, consumo e comportamento dovremmo evolvere, ma spesso non attecchiscono, non arrivano in maniera abbastanza rapida nella popolazione e di conseguenza anche nella domanda-offerta di mercato.
La mancanza di queste informazioni non muove la cultura ad un passo abbastanza rapido per invertire la rotta nelle emergenze ambientali, dobbiamo iniziare a prenderci cura dell’area in cui viviamo, ma come?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblica continuamente dati e ricerche che ci aiutano ad indirizzare le scelte, perchè mentre aspettiamo che industria e governo miracolosamente capiscano il guadagno dell’etica, ricordiamoci che siamo noi a comprare e votare, così come siamo noi ad inquinare senza nemmeno saperlo nella maggior parte dei casi, la domanda è quindi:
Quando inizieremo a far parte della soluzione?
La risposta che spesso sommessamente il mondo scientifico ricorda, difronte alla scarsa qualità dell’informazione, è “quando capiremo il problema!“
Ecco che il nostro apporto è quello di rendere sempre più accessibili i risultati di ricerche e linee guida che aiutino a fare scelte il più consapevoli possibile. Vi proponiamo quindi un estratto direttamente dal sito OMS Fonte: http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs313/en/

Valori polveri sottili pm10 nell′aria. Dati 2004
L’inquinamento atmosferico è un grave rischio ambientale per la salute. Riducendo i livelli di inquinamento atmosferico, i paesi possono ridurre il carico di malattie quali ictus, malattie cardiache, cancro ai polmoni, e le malattie respiratorie, sia acute e croniche, tra cui l’asma.
Più basso è il livello di inquinamento atmosferico, migliore è la salute cardiovascolare e respiratoria della popolazione, sia a lungo che a breve termine. Le “linee guida sulla qualità dell’aria dell’OMS” forniscono una valutazione degli effetti sulla salute e le soglie per i livelli nocivi di inquinamento atmosferico.
Nel 2014, il 92% della popolazione mondiale viveva in luoghi in cui i livelli basati sulle linee guida di qualità dell’aria non erano soddisfatti.

- L’inquinamento dell’aria esterna all’abitazione, sia in città che nelle zone rurali nel 2012 è stato stimato causi 3 milioni di morti premature in tutto il mondo.
- Circa l’88% di queste morti premature si è verificato nei paesi a basso e medio reddito, ed il maggior numero nella regione occidentale del Pacifico e nel Sud-Est asiatico.
- Le politiche e gli investimenti a sostegno del trasporto pulito, abitazioni ad alta efficienza energetica, la produzione di energia, l’industria e una migliore gestione dei rifiuti urbani ridurrebbero le principali fonti di inquinamento dell’aria aperta a livello urbano.
- Ridurre le emissioni esterne provenienti da sistemi di carbone domestico e biomasse, incenerimento dei rifiuti agricoli, incendi boschivi e alcune attività agro-forestali (ad esempio produzione di carbone) ridurrebbe principali fonti di inquinamento atmosferico rurali e peri-urbane.
- Ridurre l’inquinamento dell’aria aperta riduce anche le emissioni di CO2 e di inquinanti climatici di breve durata, come particelle di carbone nero e metano, contribuendo in tal modo sia nel breve che nel lungo termine alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
- Oltre all’inquinamento dell’aria esterna, il fumo domestico è un grave rischio per la salute per circa 3 miliardi di persone che cucinano e riscaldano le loro case con combustibili da biomasse e carbone.
L’articolo continua.. ma purtroppo manca la traduzione in italiano e per il nostro paese questa è tutt’ora una grossa limitazione. Abbiamo già preso contatto per poter tradurre in italiano i preziosi documenti e linee guida per iniziare a far qualcosa oltre al lamentarsi, ma è un lavoro costoso e che richiede molto tempo, motivo per cui siamo a chiederti un piccolo favore in cambio:
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