Aumenta la percentuale degli italiani in sovrappeso: ben il 40% della popolazione supera il peso ‘salutare’, mentre al Sud la quota arriva addirittura al 50%. Ad affermarlo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che riporta i dati del sistema di sorveglianza Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia), un’osservazione avviata nel 2006 con l’obiettivo di effettuare un monitoraggio a 360 gradi sullo stato di salute della popolazione adulta italiana.
I dati della ricerca parlano chiaro: si registra per la prima volta in dieci anni un aumento del sovrappeso a livello nazionale, causato anche da una sedentarietà sempre più diffusa che riguarda un terzo degli italiani. Lo confermano anche i dati dell’ISTAT presentati nella ricerca “La Pratica Sportiva in Italia nel 2015” pubblicata nell’ottobre del 2017: i sedentari, ossia coloro che dichiarano di non praticare alcuno sport o attività fisica nel tempo libero, sono oltre 23 milioni (39,1% della popolazione) e aumentano con l’età fino ad arrivare a quasi la metà della popolazione di 65 anni e più.

Infografica: quanto fanno sport gli italiani?

La sedentarietà è uno dei fattori di rischio cardiovascolare più importante, che però sembra essere sottovalutato, in primis dagli operatori sanitari stessi: gli intervistati ammettono di non aver ricevuto alcun consiglio medico di praticare attività fisica quando si è in sovrappeso.
Nonostante sappiamo bene quanto influisca una spinta esterna per mettere in pratica una nuova positiva abitudine, il vero cambiamento duraturo nel tempo avviene solo quando la scelta parte da noi stessi, dalla nostra volontà. Dobbiamo insomma riprendere il controllo e la responsabilità delle nostra scelte, diventando consapevoli che abbiamo il potere di cambiare in meglio, in ogni momento, la nostra vita, partendo anche da piccoli gesti quotidiani.
Una causa della sedentarietà: il tempo
Uno di questi gesti quotidiani è proprio quello di introdurre l’abitudine di ritagliarci almeno 30 minuti al giorno per almeno 5 giorni per fare un’attività fisica moderata (esempio una camminata a passo svelto) oppure almeno 20 minuti di attività intensa per almeno 3 giorni alla settimana (ad esempio una corsa). Lo dice lo studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association lo scorso marzo: l’importante è muoversi e non serve per forza correre per un’ora di seguito.
Sembra infatti che la mancanza di tempo sia uno degli ostacoli principali per dedicarsi al movimento, nonostante nella nostra giornata siano molteplici i momenti in cui perdiamo tempo in attività futili come controllare i social network. In realtà il tempo è solo un riflesso delle nostre priorità: c’è sempre tempo sufficiente per le cose che mettiamo in cima alla lista; si tratta a questo punto di rivedere questa lista, mettendo come prima azione del giorno l’attività fisica.
Cambia le tue abitudini, allenati al mattino
Allenarsi la mattina, infatti, sembra che permetta di bruciare molti più grassi rispetto alla stessa attività svolta alla sera, se fatto a stomaco vuoto. Anche questa affermazione è sostenuta da uno studio, pubblicato su Medicine and Science in Sports and Exercise e svolto dalla Kansas State University: se si svolge un’attività di tipo aerobico (camminata, corsa, ciclismo, nuoto, etc.) al mattino dopo un digiuno notturno di 8 ore circa, si è in una condizione in cui le riserve di glicogeno sono svuotate. In pratica, il corpo non ha riserve di zuccheri da bruciare ed aggredisce i grassi, molto più difficili da consumare in condizioni normali.
Altro aspetto considerevole di allenarsi appena svegli, è che al mattino il metabolismo rimane alto per molte ore, permettendo al corpo di bruciare le riserve di grasso per tutta la giornata, a differenza di un allenamento serale dopo il quale il metabolismo si riabbassa andando a dormire dopo poche ore.
Una delle attività che potresti pensare di introdurre nella tua routine è lo yoga. Come abbiamo già approfondito nel nostro articolo,, a livello fisico lo yoga apporta un aumento della tonicità e dell’elasticità muscolare, un miglioramento della circolazione sanguigna e del drenaggio linfatico, un riequilibrio dei sistemi digestivo e respiratorio, oltre che un miglioramento della postura e della densità ossea. Benefici a 360° che si amplificano se svolti al mattino ancora a digiuno, quando la glicemia e il glicogeno, dopo il digiuno notturno, sono inferiori alla norma, stimolando l’utilizzo delle scorte presenti, bruciando di conseguenza la massa grassa.
Ma perché lo yoga fa così bene? Perchè questa pratica agisce differentemente rispetto alla maggior parte delle attività fisiche: lavora sulla mente. Grazie alla pratica costante puoi raggiungere quel benessere ed equilibrio psico-fisico che sostiene a livello interiore il cambiamento del tuo stile di vita, verso uno più salutare.
È tuttavia importante essere consapevoli che il sovrappeso è innanzitutto un problema di alimentazione. La quantità di calorie consumate grazie ai livelli di attività fisica raccomandati non sono sufficienti a controbilanciare una dieta ipercalorica: la prima buona abitudine passa sempre dalla tavola, attraverso scelte nutrizionali che prediligono frutta e verdura fresche in grande quantità.